Google My Business: servizio utile e gratuito per la tua attività

Google My Business “È uno strumento gratuito e facile da usare che permette ad attività e organizzazioni di gestire la propria presenza online su Google, compresi Ricerca e Maps. Verificando e modificando le informazioni sulla tua attività, puoi aiutare i clienti a trovarti e raccontare loro la storia della tua attività.” (Fonte: Google)

Con questo servizio puoi creare gratuitamente una vera e propria scheda associata alla tua attività che consente agli utenti di trovarti su Google e su Google Maps quando cercano te o attività simili alla tua. La compilazione della scheda è molto semplice, l’importante è inserire tutti i dati scrupolosamente: orario di apertura, numeri di telefono, sito web, indicazioni stradali della tua attività, immagini, nonché di scrivere post. Per fare questo è sufficiente avere un account gmail per accedervi.
Dopo la registrazione, l’attività viene verificata per accertarne l’esistenza. Questo fornisce un‘ulteriore referenza di affidabilità agli utenti.
Una volta avvenuta la verifica e la pubblicazione, la tua attività comparirà nelle ricerche Google e sulle mappe.
Questo servizio permette di interagire con i propri potenziali clienti e fornire informazioni utili nel momento in cui gli utenti effettuano determinate ricerche.
Una volta avvenuta la verifica e la pubblicazione, la tua attività comparirà nelle ricerche Google e sulle mappe.
E’ importante esserci perché sono circa più di 3.5 miliardi le ricerche giornaliere su Google e non puoi permetterti di non comparire. Evidenziamo come questo servizio sia totalmente gratuito e presenti dei notevoli vantaggi.

In pochi minuti potrai aprire la tua scheda, seguire le istruzioni e completare le informazioni e il processo di verifica. 
Non ti serviranno competenze tecniche particolari. Il pannello che ti si presenta quando accedi è davvero intuitivo e ti mostra tutte le funzionalità che puoi avere per sfruttare al meglio questo servizio.

Da un punto di vista SEO (cioè di ottimizzazione per i motori di ricerca), come è ormai risaputo non basta lavorare sulle parole chiave e ripeterle nel nostro sito web. Sono tanti i fattori che ci fanno scalare la classifica nella pagina dei risultati di ricerca. Completare tutte le informazioni all’interno della scheda di Google My Business, inserire immagini di qualità, link a social network e sito web, ci aiuta a scalare la SERP, oltre a dare maggiori informazioni agli utenti. Fondamentale è essere molto dettagliati ed esaurienti nel momento della compilazione dei contenuti.

Tratta la tua presenza su questo canale, come se fosse un’estensione dei social media che già utilizzi. Google My Business ti dà la possibilità di creare dei post a tempo determinato, in modo da dare maggiori informazioni agli utenti e aumentare il tasso di dialogo con loro. Ti aiuterà a raggiungere un’audience più ampia e a capire quali sono i post che creano maggiore interesse.
“Non fermarti ai tuoi clienti attuali: dai un motivo di interagire con te a chiunque cerchi la tua attività, pubblicando aggiornamenti e offerte direttamente sulla tua scheda Google” (Fonte: Google)
Se non hai un sito web, inoltre, puoi anche costruirne uno base. Sempre seguendo le indicazioni, in un percorso molto intuitivo, puoi completare la tua pagina web ed essere aggiornato su come sta andando la tua scheda nelle ricerche Google e su chi vede la tua attività commerciale, in quanto è possibile avere accesso ad alcune statistiche di base sull’andamento delle visite, sulla provenienza degli utenti ed altre informazioni utili.

Altro servizio importante, ma non gratuito, è AdWords Express, una versione semplificata del servizio completo AdWords, che ti da la possibilità di poter avere uno strumento per promuovere la tua scheda e aumentare il traffico verso la tua attività tramite annunci a pagamento sul motore di ricerca Google.

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Salone del Mobile Milano 17 – 22 aprile 2018

Il Salone del Mobile di Milano, dal 17 al 22 aprile 2018, rappresenta la manifestazione internazionale punto di riferimento per il settore dell’arredo e del design nella quale sono  attesi oltre 300mila visitatori.

Il salone del Mobile è considerato uno dei palcoscenici più ambiti nel mondo del design e dell’arredo. Si tratta sostanzialmente di una fiera che si svolge a Milano (Rho Fiera) su un’area di 200.000 metri quadrati.
Da non perdere, in quanto altrettanto straordinario, è il Fuorisalone: un insieme di eventi che si svolgono in contemporanea con il Salone del Mobile nella città di Milano.  E’ la manifestazione più diffusa in città con esposizioni, eventi, feste, appuntamenti che fanno della settimana di fiera una vera e propria design week che coinvolge a 360 gradi la metropoli.
Il Fuorisalone è l’anima mondana del Salone, un appuntamento da non perdere  sia per addetti ai lavori, studenti e appassionati, ma anche per chi semplicemente ha voglia di respirare l’atmosfera della Milano Design Week.
Mostre, allestimenti, aperture straordinarie, presentazioni di nuovi prodotti e party esclusivi ridisegnano i quartieri di Milano che si trasformano in veri e propri Design District con eventi diffusi.  Le zone con la più alta concentrazione di mostre, eventi culturali, feste e aperitivi sono Brera, Tortona, Ventura Lambrate, San Babila, Isola e 5 vie, naturalmente oltre la Fiera del Salone del Mobile.

Da non perdere,  il progetto  “Living Nature.  La natura dell’abitare” in piazza del Duomo, davanti a Palazzo Reale, sviluppato insieme allo studio internazionale di design e innovazione Carlo Ratti Associati (CRA).
In un unico ambiente di 500mq, concepito con criteri di risparmio energetico, verranno racchiusi quattro microcosmi naturali e climatici che permetteranno alle quattro stagioni dell’anno di coesistere nello stesso momento, l’una accanto all’altra. I visitatori potranno immergersi nella natura e viverne i cambiamenti attraversando le quattro aree: Inverno, Primavera, Estate e Autunno.
Questo progetto ha un grande valore iconico, evocativo ed esperienziale. Ma gli obiettivi ultimi sono la riconciliazione tra gli spazi domestici, urbani e la natura da un lato, e, dall’altro, la proposta di soluzioni sostenibili, realmente applicabili. Se la climatizzazione è spesso associata a consumi eccessivi, questo progetto propone un radicale cambio di prospettiva, dimostrando la fattibilità di una tecnologia per il controllo climatico che sia sostenibile, basata sull’uso di celle fotovoltaiche e accumulatori energetici, dalle ampie potenzialità per future applicazioni.

Il Salone del Mobile.Milano offre, così, un suo contributo per un re-greening, seppure temporaneo, della città. Con “Living Nature. La natura dell’abitare” si vuole, infatti, testare come uno spazio, sia esso domestico o urbano, possa diventare più a misura d’uomo utilizzando le risorse naturali in modo sostenibile.

Il progetto offre un nuovo punto di partenza e una diversa prospettiva su come affrontare i temi della salvaguardia delle risorse ambientali e del cambiamento climatico per poter migliorare le nostre condizioni di vita in casa e in città e soddisfare quel bisogno di “biofilia” – teorizzato dal biologo di Harvard Edward O. Wilson – secondo il quale siamo tutti attratti istintivamente dalla natura e “programmati” per stare meglio quando siamo immersi in essa.

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Mark Zuckerberg chiamato a testimoniare

Mark Zuckeberg dovrà rispondere sull’uso dei dati di Facebook da parte di Cambridge Analytica.

Il 10 e 11 aprile Mark Zuckerberg testimonierà davanti al Congresso Americano in un’udienza congiunta dei Comitati Giudiziari e Commerciali del Senato americano, seguita da una davanti al Comitato dell’Energia e del Commercio della Camera.

Dovrà riferire in quale modo l’azienda protegge i dati dei suoi utenti, dopo il recente scandalo Cambridge Analytica. Infatti, molte commissioni del Congresso hanno chiesto a Zuckerberg di testimoniare alla luce delle notizie sull’uso dei dati di Facebook da parte di Cambridge Analytica per influenzare gli elettori americani nelle elezioni del 2016.

In una dichiarazione, i rappresentanti Greg Walden e Frank Pallone, i repubblicani e democratici di punta del gruppo, hanno detto : “Questa udienza sarà un’occasione importante per far luce sulle criticità in merito ai dati dei consumatori e aiutare tutti gli americani a capire meglio cosa succede alle loro informazioni personali online. Apprezziamo la volontà del signor Zuckerberg di testimoniare dinanzi alla commissione, e non vediamo l’ora che risponda alle nostre domande l’11 aprile”,

 

Verranno invitati a testimoniare anche Twitter e Google

In un’altra dichiarazione, il Presidente della Magistratura del Senato Charles Grassley e il presidente del Commercio del Senato John Thune hanno evidenziato quante persone si affidano a Facebook e ad altre piattaforme sociali e hanno bisogno che le loro informazioni siano sicure.

John Thune ha sottolineato che Facebook gioca un ruolo fondamentale per le persone “proponendo tutto, dai prodotti ai candidati politici”. Grassley ha dichiarato: “questa udienza esplorerà approcci alla

privacy che soddisfano le aspettative dei consumatori incoraggiando l’innovazione”.

Il Comitato Giudiziario del Senato ha anche invitato gli amministratori delegati di Google e Twitter a testimoniare, ma non ha confermato se parteciperanno, o meno.

Per l’Ue è inaccettabile che siano coinvolti anche europei sull’utilizzo dei dati di Facebook.

Bruxelles indaga sull’utilizzo di dati dei suoi cittadini a opera di Facebook, il colosso dei social network di Mark Zuckerberg. «La Commissione europea indagherà sul caso dei dati personali condivisi da Facebook, che consideriamo inaccettabile» ha affermato un portavoce dell’esecutivo europeo, in riferimento allo scandalo del cosiddetto datagate. In questi giorni Zuckerberg ha concesso un’intervista telefonica ai media internazionali, alzando le stime sul totale di utenti coinvolti da 50 a 87 milioni. Il grosso dei profili riguarda gli Stati Uniti, ma si sono registrati casi anche in Europa e in Italia (214mila gli utenti coinvolti nel nostro paese): «I dati resi noti dal colosso americano confermano infatti che utenti europei sono stati coinvolti», ha aggiunto la stessa fonte, precisando che la commissaria Ue alla giustizia Jourova «ha scritto una lettera a Facebook la scorsa settimana chiedendo ulteriori spiegazioni entro due settimane» e «Facebook ha già detto di essere disponibile a chiarimenti», ha precisato.
Jourova, commissaria europea alla Giustizia e per i consumatori ha parlato in questi gorni con il presidente delle autorità di protezione dei dati dell’Ue, e poi anche con l’autorità britannica per la protezione dei dati (Ico), che sta guidando l’indagine europea, e con la Federal Trade Commission statunitense, che ha anche aperto un’indagine nel caso». Il tutto «per ricevere un aggiornamento sulle indagini in corso. Noi continueremo a seguire da vicino queste indagini», ha concluso. Nel frattempo, la tensione sta salendo anche nell’europarlamento. Guy Verhofstadt, presidente del gruppo Alde all’Europarlamento, ha chiesto con un tweet a Mark Zuckerberg di presentarsi di fronte all’assemblea di Bruxelles per spiegare «cosa è successo con i dati dei cittadini europei».

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